Oggi parliamo di una serie di accessori per ornare il corpo che non sono precisamente gioielli ma in qualche modo appartengono al mondo dei monili: si chiamano Flexible Textile Structures. I materiali però sono inconsueti quanto le loro forme, realizzate attraverso la stampa 3D e programmate per essere flessibili, articolate, da indossare sul corpo a cui si adeguano seguendolo docilmente.
La manipolazione delle forme, la costruzione di reticoli, strutture e sistemi che giocano con i pieni e i vuoti crea l’illusione di un pezzo unico e dal sapore quasi artigianale mentre in realtà la produzione è completamente computerizzata e affidata a modelli tridimensionali.
Ogni forma base si può manipolare a piacimento, farla crescere, estenderla a dismisura, tornare a ridura e comprimerla. Si ottengono così oggetti da indossare come pendenti o bracciali che ricoprono l’intera mano, addirittura parte del braccio.
I monili diventano in questo modo morfologici, si adattano alle forme delle parti del corpo espandendosi e contraendosi. Seguono i movimenti e poi tornano alla forma originaria. L’idea è di Alireza Borhani e Negar Kalantar.
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