Stella McCartney racconta in una recente intervista la sua avventura nella moda partendo dalle scelte etiche che hanno sempre contraddistinto i capi delle collezioni di una stilista attenta all’aspetto ecosostenibile di ogni creazione. E spiega: la mia azienda è la più etica dell’industria della moda.
È quello dell’etica della moda un tema molto delicato che numerose maison stanno tentando di affrontare ciascuna a proprio modo. Lo scopo è offrire capi che sappiano permettersi anche il lusso di prestare maggiore attenzione alle condizioni di lavoro, alla scelta delle materie prime e all’impatto ambientale dei processi di produzione. Oltre che, non si può negare, di attirare fasce di clienti molto attenti all’impatto ambientale dell’abbigliamento.
Non è sempre facile, anzi lo è davvero poco, ma basta un po’ di impegno per intraprendere con decisione una direzione che a lungo andare paga. Un esempio recente di scelta etica è quello del gruppo Inditex di bandire dalle collezioni lane d’angora provenienti da allevamenti che non rispettano gli animali.
Stella McCartney gli animali li ha sempre avuti a cuore, tant’è che non ha mai utilizzato pellami naturali per i suoi accessori preferendo invece l’ecopelle di alta qualità. La sua ecopelle è un prodotto di ricerca che ha richiesto molti anni di lavoro per essere messa a punto e garantire una resa eccellente.
Lei stessa è ambientalista e vegana nella vita personale e durante l’intervista rilasciata a Business of Fashion ha raccontato di aver imposto anche ai propri collaboratori le proprie scelte etiche, non sempre facili da capire e condividere.
Siamo, di sicuro, l’azienda più etica dell’industria della moda. Ma devo chiedere scusa ai miei stilisti e al team creativo per tutte le limitazioni che ciò comporta.
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