Chi non conosce la Costa Azzurra, celebre ritrovo di vip di ogni estrazione che ha sempre stuzzicato l’immaginario di scrittori, giornalisti e… stilisti? La sua storia nasce dall’essere un luogo di passaggio finché nel primo Ottocento la comunità britannica di Nizza non costruì una passeggiata sul lungomare, chiamata proprio la Promenade des Anglais. Poco dopo lord Brougham fondò il porto di Cannes. Nasceva un mito.
Artisti come John Ruskin, Robert Louis Stevenson e Aubrey Beardsley cominciarono a frequentare la riviera francese che nel tempo divenne rifugio di molti scrittori in fuga dalle città, dove si poteva godere del mare, del clima mite e di uno stile di vita più rilassato.
Arrivarono anche i Balletti Russi che si esibirono all’Opera di Montecarlo dal 1922 al 1929. Intanto nel 1908 Louis Vuitton apriva la sua boutique a Nizza con un appartamento dove monsieur Vuitton trascorreva i mesi da dicembre a marzo.
Nonostante i tumulti del mondo e due guerre, le ville lungo la costa del Sud della Francia hanno continuato ad attrarre nomi di rilievo. A Villa America di Gerald Murphy si ritrovano Cole Porter, Picatto, Hemingway, Fitzgerald. Gli hotel di Monaco diventano celebri, la stessa famiglia Grimaldi diventa cliente di Vuitton. È poi il turno di Colette, Jean Cocteau e ancora Brigitte Bardot.
Una storia ricca di personaggi, tutta attraversata dalla presenza della maison LV che ha fornito a lungo le valigie e gli abiti a questi viaggiatori inquieti e scintillanti. Così sono nate negli anni Venti le collezioni Cruise: una moda meno ingessata, più libera, colorata e pratica, per affrontare la quotidianità rilassata delle vacanze al mare di una clientela cosmopolita, generalmente anglosassone e desiderosa di evasione.
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