Ci duole dirlo ma anche Chalayan, dopo le sperimentazioni ardite che avevano focalizzato l’interesse su uno dei designer più attraenti dell’ultimo decennio, sembra essersi piegato inevitabilmente alle logiche commerciali.
Non è sempre un male, lo abbiamo ammesso anche nel caso di Rodarte e Mary Katrantzou, ma sentiamo la mancanza di certa audacia, di una visione creativa che a volte metteva a disagio ma che indubbiamente sorprendeva.
Tutto qui è addomesticato, anche se permane comunque una concreta attenzione al taglio originale, con l’aiuto di tessuti accuratamente scelti, dalle lane pregiate come angora e mohair agli intarsi su materiali laminati.
Foto da Style.com
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