Gareth Pugh porta in passerella a Parigi il suo consueto piglio visionario che accoglie sottosensi di inquietudine tra le pieghe degli abiti, ma ci sembra che quest’anno lo sperimentalismo estremo del designer risulti per certi versi attenuati.
Restano invece inalterate le linee grafiche dei tagli così come la predilezione per una palette che non si allontana mai dai territori del grigio, del nero e del bianco, con qualche apparizione del blu profondo per la prossima stagione.
Le silhouette sono rigorose, precise, rigide, hanno un che di vittoriano e non mancano di eleganza ma non si rinuncia mai a giocare con i volumi e le sovrapposizioni né si tradisce l’ispirazione sempre profondamente contemporanea dello stilista.
Foto da Style.com
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