Basta con il minimalismo che sembra aver dominato fin troppo a lungo le passerelle milanesi, da Aquilano Rimondi si rifiuta l’eccesso di semplicità e si opta per la ricchezza decorativa, specialmente stampe su sete ricche di bagliori luminosi.
L’ispirazione, spiega Tommaso Aquilano nel backstage, viene da tre direzioni diverse: La Strada di Fellini, la sartorialità di Roberto Capucci, il carnevale di Venezia. Non manca però un tocco di Giappone, molto presente sui catwalk della settimana della moda che va concludendosi.
Roberto Rimondi precisa: la silhouette su cui ci si focalizza è doppia, mini e midi. I giochi di colore, il colorblock in chiave elettrica, il frequente ricorso a grafiche che ricordano Arlecchino ma anche cinture obi che strizzano la vita, stampe e ricami, bordi evidenziati con nastri a contrasto, tutto contribuisce a definire uno stile che ci piace enormemente.
Foto da Style.com
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