Frutta e verdure fresche in fondo alla passerella, per Trussardi, e non è proprio una novità se ricordiamo che già Moschino Cheap and Chic per la primavera-estate aveva adottato il medesimo spunto decorativo per il setting dlla propria sfilata. Qui però l’ambientazione è assai diversa, non quella di un mercato mediterraneo, ma quella di un paese andino, lontano.
A disegnare la linea è Umit Benan che viene dalle collezioni maschili e che qui non mancano di portare il loro spunti e le loro ispirazioni. I tagli si fanno più precisi in casa Trussardi, il focus è sulla struttura delle giacche. Ciascun capo rivela il negoziato tra il rigore della mise urbana e la deriva selvaggia che nelle nostre città contemporanee è pur presente, senza la necessità di andare a caccia dell’esotico fuori dai confini.
Foto da Style.com
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