Siamo abituati a scoprire le campagne pubblicitarie di Tiffany per le foto che ritraggono non già personaggi colti in un contesto più o meno immaginario e creativo ma gli oggetti del desiderio di milioni di donne al mondo, nudi su un fondo bianco e colmo di luce, perché bastano a se stessi e dicono più di quanto qualunque setting non saprebbe raccontare. Sempre che il setting in questione non sia quello che racconta un matrimonio.
Dal momento che di Tiffany sono gli anelli di fidanzamento più ambiti e di Tiffany fedi e trilogy per festeggiare gli anniversari importanti, come anche i regali più desiderati da mogli, fidanzate e compagne, l’accostamento è automatico. Non banale, tuttavia. Le foto dell’ad campaign sono state curate da Peter Lindbergh, non certo un nome a caso.
Ritraggono Louise Pedersen, la modella protagonista, circondata da numerosi aspiranti all’altare, a giudicare dalla foto di gruppo. O magari sono solo gli invitati o i testimoni dello sposo moltiplicati perché la sposa spicchi in bianco e con l’inequivocabile brillio al dito contro lo sfondo maschile in elegantissimo abito scuro.
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