Ci si augura che una campagna pubblicitaria faccia parlare di sé per il messaggio che comunica, l’estetica che promuove, i capi che vi vengono raffigurati, la scelta del testimonial che rappresenta tutti i tratti tipici della maison di cui diventa volto. Magari per l’idea innovativa. Non certo per una parolaccia.
Eppure da qualche giorno sulla Rete gira un’interpretazione considerata incontrovertibile da chi ritiene di aver individuato nell’ultima ad campaign di Calvin Klein nientemeno che una parolaccia. Precisamente Fuck. Non chiaramente espressa, certo, ma deducibile da una serie di elementi grafici che non dovrebbe lasciar spazio a dubbi secondo i sostenitori della tesi.
CBS, che riporta la notizia, ritiene che Calvin Klein, da sempre uso a superare i limiti con le proprie campagne pubblicitarie spesso provocatorie, abbia nuovamente passato il segno. Giudicate voi se si possa intuire una F nella mano in primo piano della modella e una U nel suo décolleté. Le ultime due lettere sono rappresentate dal logo. Vi convince?
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