È stata notata la sua assenza alla settimana della moda parigina, conclusa da qualche giorno senza la presentazione della linea autunno-inverno 2011-12 di Azzedine Alaia, sempre assai apprezzato da fashion insider, celebrità, comuni mortali. La sua è stata una scelta deliberata: ritiene inumani i ritmi serrati e folli della settimana della moda cui in troppi si sottomettono per non perdere la visibilità che garantisce a scapito della qualità. È per questo che, un po’ polemicamente ma assai serenamente, ha deciso di presentare la propria collezione soltanto ad un selezionato gruppo di giornalisti e addetti ai lavori una settimana dopo la conclusione delle sfilate ufficiali.
Qualcuno ha storto il naso e numerose sono state le assenze, almeno tra le celebrità, che in fondo fanno numero e suscitano clamore ma non sono così necessarie, a dirla tutta. Qualcun altro ha detto che Alaia è un maestro e in quanto tale fa quel che vuole, quando vuole, ed è da rispettare se non da apprezzare. I giudizi possono essere i più vari, ma resta il fatto che una tale presa di posizione fa effettivamente riflettere su quanto i ritmi forsennati di una macchina potente e ben oliata ma decisamente poco umana finisca per sciupare gran parte del divertimento, annulli del tutto la riflessione, incida negativamente sulla qualità della comunicazione.
Via WWD
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