Ne parlavo giusto qualche giorno fa con le mie amiche, fatalità: cercavo un caban da alternare al classico cappotto e al posto di un qualunque piumino ma che fosse al tempo stesso comodo, caldo e femminile, per non rinunciare allo stile neanche nei giorni più indaffarati giù in città. Sembrava un’impresa impossibile e per questo invocavo l’aiuto della mente collettiva femminile. La soluzione è arrivata da Swiss-Chriss.
La silhouette, mia imprescindibile richiesta a qualunque capospalla che non deve solo coprire ma anche esaltare la figura, non risulta nascosta nelle giacche del brand ma anzi valorizzata. Sono stati i giacconi in lana cotta ad aver attirato la mia attenzione prima e conquistato il mio cuore un attimo dopo.
Perché sono avvolgenti e caldi, confortevoli, comodi e versatili – che decida di mettere i soliti jeans o un più vezzoso abitino – ma non trascurano i tagli perfetti, i dettagli di livello sartoriale e l’attenzione alla moda.
Al colpo di fulmine visivo quindi è seguito anche quello tattile. Un turbine di emozioni che può capire benissimo solo chi ha in testa la chiara idea di quel che sta cercando e improvvisamente, dopo tanto cercare, se lo ritrova lì davanti, proprio sotto il naso, incredibile ma vero.
È il copione di ogni storia d’amore, in fondo, no? Che si tratti del solito principe azzurro, di un accessorio to-die-for o di una giacca perfetta in fin dei conti cosa importa? Basta innamorarsene.
Tanto più se il principe azzurro in questione, o in questo caso la giacca dei sogni che si materializza come concretissimo miraggio in un deserto di proposte tutte uguali e tutte anonime, ha tante e tali virtù da garantire un amore duraturo ben oltre il colpo di fulmine immediato.
Foto di Maurizio Di Iorio
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