Nessuno credeva – e in pochi ci credono tuttora – che fosse davvero Amy Winehouse a disegnare i modelli della nuova collezione di Fred Perry che porta il suo nome. Avrà approvato qualche colore e poi si è prestata per il servizio fotografico, indossando i capi che della linea le davano meno il voltastomaco. Mi perdonerete per lo scetticismo, ma una come la Winehouse, tutta sregolatezza, come si concilia con una polo delle più classiche?
Spennellando un tocco di rockabilly, scegliendo di arrotolare le maniche che lasciano ammiccare una stampa a quadrettini, giocando con l’aspetto da divisa da cameriera di un diner americano degli anni Cinquanta.
Aggiustando un po’ il tiro, insomma, in modo che le inevitabili dissonanze si ricompongano se non in armonia almeno in un insieme che non ha niente di particolarmente originale, restando grosso modo abbastanza fedele al mood tipico del marchio, ma riesce a sfruttare l’immagine della cantante dalla chioma più cotonata d’America.
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