Ormai sono tutti sicuri: nessun altro avrebbe potuto raccogliere il testimone e rispettare l’eredità di Alexander McQueen come Sarah Burton. Per la primavera-estate 2011 la sfilata ha dimostrato la sintonia quasi simbiotica che ha legato lo stilista scomparso al suo braccio destro che ne ha preso il posto alla guida artistica della maison.
I tagli sono quelli tradizionali di McQueen, visionari e precisi sebbene spesso volutamente incompleti, con bordi incerti, non rifiniti, aperti al mutamento; le stampe, le forme, l’idea sono inconfondibilmente sue. Ci sono anche foglie, piume, rafia, farfalle, tappezzeria, molta organza. Un senso di familiarità, pur nella sensazione di alienazione che i capi di McQueen sempre suscitano.
Foto da Style.com
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