È la prima sfilata di Mary Katrantzou e ha già conquistato chi conta, Anna Dello Russo in testa, che a fine show era rapita e presto (possiamo scommetterci) indosserà una di queste creazioni, probabilmente già a Milano tra pochi giorni.
La stilista ha detto di aver voluto vestire le sue donne con gli interni di una stanza, dopo essersi ispirata alle fotografie degli anni Settanta di Helmut Newton e Guy Bourdin nelle quali gli interni accoglievano le modelle senza essere relegati a mero sfondo.
I maligni diranno che già Hussein Chalayan aveva tentato qualcosa del genere dieci anni fa – ha detto la stilista prevenendo ogni critica – ma la sua era stata un’operazione meramente concettuale e quegli abiti non si potevano davvero indossare. I suoi, invece, sì. Sembra di sfogliare un numero di AD con lenti psichedeliche.
Gli interni sono colorati all’eccesso e accessoriati con dettagli che balzano fuori dalle stampe per diventare tridimensionali: corde di tende come frange, cristalli pendenti di lampadari ad orlare gonne ad ombrello, collane chandelier, scalinate che diventano volant, skyline cittadini notturni su cui ci si affaccia dall’orlo di una cintura.
Foto da Style.com
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