Si sta già abbondantemente malignando sul recente annunciato divorzio tra Kate Moss e sir Philip Green, proprietario di Topshop che ha puntato sulla celebrità e l’enorme esposizione mediatica della modella prima come testimonial e poi come collaboratrice per collezioni che si attribuivano alla mano della supermodel ma che di fatto erano solo ispirate al suo stile.
Dalle due parti arrivano commenti dai toni morbidi e quasi nostalgici che puntano l’accento su quanto tempo sia necessario per ideare e produrre linee di abiti e accessori su scala mondiale. È il momento, dicono, di ridimensionare le aspirazioni e lasciare a Kate il tempo di dedicarsi ad altro. Alla pensione, suggeriscono le malelingue, sarebbe ora si dedicasse.
Nulla si sa su eventuali nuove collaborazioni con nomi più o meno noti del fashion system né trapela alcunché sull’identità della futura testimonial del brand inglese, anche se si comincia a vociferare sulla figlia di sir Green. Quel che è certo è che si chiude un’era.
Via ModePilot e Fashion Copious
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