C’è chi dice che da Jean Paul Gaultier ci si sarebbe aspettato un viaggio esotico ai confini della creatività perché le linee Haute Couture sono campo di sperimentazione ed estro che nelle collezioni prêt-à-porter più raramente ci si concede. Invece questa collezione resta ben salda a Parigi, recupera le silhouette strizzate di lunga tradizione sartoriale, costruisce abiti femminili con qualche dettaglio appariscente ma linee sostanzialmente nette, semplici, segnate in vita.
Il pezzo cardine della collezione è il trench, destrutturato e ricostruito intorno al punto vita come fulcro dell’intero capo, che apre la sfilata in gabardine nero e la chiude in seta bianca, sull’abito di una sposa che fa il suo ingresso in passerella suonando il violino.
I capi più preziosi sono quelli più semplici: un completo di cashmere, il tailleur profilato di volpe, un little black dress di seta con la linea segnata a contrasto in oro. Ma c’è spazio anche per il revival: le spalle accentate, l’effetto corsetto riproposto su una maglia con coppe a vista, le maniche a pipistrello.
Foto da Style.com
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