Di moda si è sempre interessata, avendone vissuto gli aspetti più vivi prima come modella e poi come fashion icon riconosciuta nel mondo, specie da quando la sua visibilità come premiere dame ha donato a Carla Bruni un posto di rilievo nell’attenzione globale.
Adesso, probabilmente per tirarsi fuori dalle pastoie recenti che hanno interessato la famiglia presidenziale, tra crolli politici e pettegolezzi sulla vita privata o forse per recuperare una credibilità non solo come “moglie di” o ancora proprio per sottolineare questo status – chi può dirlo? – la modella, oppure la cantante che progetta un lancio discografico, o anzi la signora Sarkozy che mira ai cuori dei francesi, o ancora la Jaqueline Kennedy de noantri che vuole sentirsi Carine Roitfeld per un giorno ha accettato il ruolo di editor-in-chief di Le Figaro, di cui curerà un’edizione come special guest.
Dovrebbe trattarsi di un episodio isolato che frutterà al giornale pubblicità e alla Bruni popolarità (e magari qualche rassicurazione sul suo futuro posto nel mondo in caso di, nell’ordine: divorzi, disfatte politiche, rovesci di fortuna, oblio artistico). Chi l’ama giura di seguirla, ma lo farà anche chi la detesta, per trovare nuovi motivi di critica.
Via Styleite
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