Frida Giannini deve averci fatto l’abitudine ad essere a capo di Gucci perché sembra sia svanita l’ansia da prestazione che stagione dopo stagione la portava ad attingere a piene mani agli archivi e a forzare un po’ linee e modelli per dimostrarsi all’altezza del compito – talvolta senza riuscirci un granché bene.
Questa è una collezione matura, che trascende gli eccessi ma si ritrova in un equilibrio che giova alla maison e alle donne che dovranno indossare questi capi: pensati per donne vere e non per automi da passerella che portano qualunque cosa per contratto.
Non c’è frenesia, né guazzabuglio di colori forti e linee eccessive, ma ricerca di tagli sobri e precisi. C’è il passato, come sempre, ma rivolto agli anni Novanta e ad un tocco di Sessanta, come dichiara anche il programma dello show.
Soprattutto c’è una palette neutra e rilassante, che non confonde gli occhi distogliendo l’attenzione dai modelli. Forse possiamo ricominciare a portare Gucci anche di giorno e non solo in discoteca, come sembravano suggerire alcune delle ultime collezioni?
Foto da Style.com
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