Impietosa è stata la critica nei confronti di Antonio Berardi durante la sfilata autunno-inverno 2010-11 a Londra. Lo è stata anche per via di stiletti assassini (se lo sono questi, come definire quelli davvero estremi visti altrove?) che hanno reso meno suadente la camminata delle donne in passerella in perfetti abiti modellati sul corpo femminile, con qualche derivazione á la Yves Saint Laurent degli anni Settanta, lunghezze rigorosamente al ginocchio, silhouette essenziali e precise.
Peccato che lo stile poco chiassoso non sia così tanto apprezzato dal momento che fa meno scalpore di una collezione più sfacciata, che porti sul catwalk sperimentazioni spesso fini a se stesse atte solo a dar spettacolo. La linea di Berardi a noi piace, anche se le manca il guizzo del genio che oggi sembra quasi esclusivamente coincidere con l’irregolarità.
Foto da Style.com
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