Sembrerà buffo ma la prima cosa a cui ho pensato vedendo questi cappellini di carta che somiglia a piccole opere d’arte è che… i tagli da carta sono dolorosissimi. E se indossandone uno ci si ferisce? Eppure restano indubitabilmente affascinanti, un po’ origami e un po’ castelli di carta da portare in cima alla testa e riempire di sogni.
Sono opera di Amy Flurry e Nikki Salk che lavorano ad Atlanta e hanno dato vita al Paper-Cut Project. C’è da scommettere sul loro successo. Probabilmente le loro creazioni saranno presto avvistate in passerella, magari sul capo di modelle che portano sul catwalk Balenciaga o Karl Lagerfeld? O magari Martin Margiela. O non saranno le solite sorelle Olsen ad esibirli sui tappeti rossi? Sono aperte le scommesse.
Via Pipeline
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