Un mix di classicismo e modernità, così Miuccia Prada definisce la sua sfilata e il setting lo ha dimostrato prima ancora degli abiti su fanciulle dai capelli disordinati e dalle labbra rosse. Sullo sfondo di una passerella hi-tech venivano proiettate immagini di interni italiani ricchi di marmi e decorazioni classiche alternate a scatti turistici sulle spiagge.
Tutto questo si riflette anche sui capi, che sono precisi e rigorosi nei tagli e spesso in tessuti riflettenti e hi-tech ma anche stampati a palme e ombrelloni con decorazioni provenienti dalla manipolazione fotografica. Tutti i capi sembrano perfettamente portabili senza eccessi o sovrapposizioni di senso da interpretare. Solo “un po’ di ottimismo”, ha voluto rimarcare la stilista.
Ultimo divertissement: le uscite finali, sontuose e iperdecorate come lampadari di cristallo dotati di movimento. La base è sempre la stessa, shorts e stop assolutamente minimali e neutri nella nuance, con una sovrastruttura di cristalli multisfaccettati.
Foto da Style.com
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