Non si presta, il suo personale così fragile e quell’aria da supermodel fin troppo consapevole di esserlo, ad interpretare il ruolo di una robusta zingara che vaga per il mondo offrendo i suoi servigi a mani tese in attesa di conoscere i misteri del futuro.
Però Ian McKell l’ha voluta, accentuando volutamente i contrasti, per i suoi scatti che ritraggono Kate Moss in panni decisamente gitani.
Un po’ clochard e un po’ principessa rapita, attraversa più metamorfosi nel corso delle fotografie che raccontano una storia di strade polverose e bivacchi accesi da fuochi luminosi. Il servizio è apparso su V magazine e gli abiti scelti dalla stylist Karen Langley sono di John Galliano a Dsquared2.
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