Riccardo Tisci ha dichiarato nel backstage di aver voluto creare una collezione che sapesse rispondere alle personalità di molte donne differenti. Ci ha messo dentro, prosegue, gli anni Trenta e i Quaranta, un po’ di Elsa Schiaparelli, molta sensualità. Aggiungiamo tagli rigorosi, tante asimmetrie e dettagli ironici come gli altri cappelli di piume o la concrescenza di ruche attorno alle spalle di un seriorissimo completo maschile, gonne di pelo che si confondono con i capelli e cilindri rigidi su sinuosi abiti accessoriati da coprispalle di pelliccia. Tutti gli ingredienti hanno incontrato la maestria di Givenchy, il talento di Tisci e il plauso del pubblico.
Foto da Style.com
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