Lo hanno definito un piccolo Versace i più magnanimi e un grande fan di Versace i più maligni. In entrambi i casi l’ammirazione per il talento di Decarnin, designer a capo di Balmain, emerge chiara: nessuna cattiva insinuazione, sono un’indubbia influenza di stili e particolari che furono tra i pezzi forti dello stile Versace nei suoi anni d’oro, gli Ottanta.
Impossibile non notare l’inconfondibile allure disco che gli abiti in passerella trasmettono a chiunque abbia mai conosciuto il grande talento di Gianni Versace, solo pallidamente riconoscibile nelle attuali collezioni e spesso volontariamente disatteso nel tentativo di dare al marchio una patina meno Eighties e più contemporanea. Peccato che gli Eighties siano al momento all’apice del proprio successo.
Decarnin lo ha capito e ha portato sul catwalk molto lamé, glitter e lycra per giacche minime ma strutturate, specialmente intorno alle spalle, gonne e abiti cortissimi, pantaloni e maglie drappeggiati, vestiti che strizzano – e quasi strozzano – chi li indossa.
Foto da Style.it
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