Diciamo la verità: a parte l’inevitabile e costante paragone con il precedente e indimenticato designer di Gucci, Tom Ford, Frida Giannini non se la cava troppo male, per quanto da molti il suo approccio è considerato troppo popolare, ovvero orientato al mercato fine a se stesso, seguendo i trend già consolidati e ripescando dagli archivi, più che alla ricerca e all’innovazione che ci si aspetterebbe da un marchio del lusso.
Le proposte per la prossima stagione oscillano tra soluzioni da rock-girl urbana, temperata da qualche tratto business, e spunti da gran sera mitigati dall’occasione quotidiana, senza strafare: con certe mise si potrebbe andare in un club anziché ad un gran gala. Moltissimi i leggings, altrettanto presente il taglio a kimono per giacche e camicie, le finiture a specchio e l’immancabile stampa animalier travestita da stampa Eighties, ovviamente laminata.
Foto da Style.it
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