Alla loro seconda esibizione alla guida di Gianfranco Ferrè, Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi hanno dato ottima prova di sé e della lunga tradizione della griffe, su cui tuttavia incombe la bancarotta che a pochi giorni della settimana della moda milanese ha dichiarato la IT Holding SpA, con il rischio conseguente che gran parte della collezione vista sul catwalk non venga mai prodotta.
Un vero peccato, considerando la bravura dei due designer a capo del marchio nel rispettare appieno l’eredità dell’architetto della moda pur senza tradire l’aderenza alle tendenze del momento, tra cui un massivo ritorno a stilemi propri degli anni Ottanta e piuttosto presenti sulle passerelle per la prossima stagione.
Spalle larghe, volumi geometrici, cappotti a pagoda accanto a giacche e abiti strutturati e rigidi, a temperare i quali intervengono le texture che coniugano insieme cashmere, alpaca e lane bouclé con paillettes e tessuti lucidi, senza mai fuoriuscire dai rigorosi limiti del nero soffuso di grigio con qualche raro lampo di blu e bianco.
Foto da Style.com
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