L’icona di stile detta legge, lancia lo spunto e si pregia di indossare – ripagando in gran pubblicità – una creazione di una grande firma. Il low cost lesto recepisce e ripropone lo spunto, talvolta limitandosi a suggerire una somiglianza e altre volte copiando spudoratamente non solo modelli ma anche stampe, decor, materiali.
In questo caso protagonista dell’infinita soap opera dei cloni è un abito di Azzedine Alaïa già indossato da Carine Roitfeld durante una sfilata di Sophia Kokosalaki e riproposto pressocché identico da Topshop.
Chi sa se a conferirgli l’effetto cheap contribuisce il sapere che si tratta di un prodotto dell’industria del low cost o se non sia invece l’abito una creazione piuttosto banale che addosso alla potente direttrice di Vogue Paris acquisisce un’aura tutta speciale per il solo fatto che sia lei a portarlo…
Via Fashionisima
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