La collezione Haute Couture primavera-estate 2009 di Armani Privé presentata ieri sulle passerelle parigine è, al contempo, ancorata alla tradizione Armani e piena di nuovi spunti. Nuova per la vitalità creativa di Re Giorgio, da tempo forse un po’ sopita dietro all’autoreferenzialità stilistica; in linea con la tradizione della maison, in fondo, per il tema della collezione, chiaramente ispirata alla misteriosa e scintillante Cina degli anni ’30, da sempre un grande amore dello stilista ed un punto di riferimento nel suo concetto di femminilità.
Le modelle, tutte con un trucco deciso sugli occhi e con parrucche corvine à la mode del Sol Levante, indossano tailleur in seta nera o color carne con giacche ultrastrutturate, quasi plastiche, mentre i pantaloni sono rigorosamente a sigaretta e con spacco a virgola. I capispalla, così come i top, riportano lavorazioni a origami sul punto-vita o raffinati inserti in pizzo, mentre gli abiti e le gonne, spesso in seta stampata a fiori o a fantasie geometriche, vengono accompagnati da minuscole e preziosissime pochettes bianche o nere.
L’iniziale predominanza del nero e delle tinte carne lascia spazio, nella seconda metà del defilé, a vivacissimi capi in blu, viola, giallo, o addirittura in un luminoso e raffinato punto di rosso. Le decorazioni a passamaneria, che si ritrovano a profusione su tutti i capi, trovano la loro più alta concentrazione negli ultra-preziosi abiti da sera, talvolta ricoperti di cristalli, altre volte lunghi e con strascico, talmente privi di sbavature da sembrare dipinti da un antico miniaturista.
Foto da: Style.com
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