Tutti si chiedono come sia possibile, per una presenzialista come Victoria Beckham priva di qualunque talento, vendere in tempi da record una collezione di abiti che presumibilmente si è solo limitata ad indossare senza disegnarne una sola riga. Si vociferava di un aiuto da parte di Roland Mouret, di cui Posh indossa un modello sul tappeto rosso visibile in foto, più volte seccamente smentito.
La verità è che la pubblicità, specie se derivante dalla fama di un personaggio popolare, vende più della qualità, della novità e della creatività. Ecco perché dei 400 abiti in edizione limitata distribuiti in tutto il mondo e già parzialmente in vendita da Selfridges, solo 3 capi sono rimasti invenduti fino a pochi giorni fa.
Il prossimo passo sarà la conquista di Harrod’s, seguito da Bergdorf Goodman e Neiman Marcus negli USA e da Restir a Tokyo. Intanto la campagna pubblicitaria, lanciata da pochi giorni, gira sulla Rete suscitando commenti non molto entusiasti, nonostante la manifesta ironia.
Ci chiediamo se gli abiti siano venduti con le istruzioni per l’uso: camminare con gonne tanto strette è possibile solo alla Beckham, munita quasi sempre di scarpe al limite del masochismo che oscurano persino l’impossibilità dell’abito e di un paio di forti braccia a sostenerla in caso di cedimento strutturale. Lei ultimamente non indossa che le sue creazioni.
Via Guardian.co.uk
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