All’appello manca solo la donna-hostess, per il resto gli stereotipi del gentil sesso, simboli dell’America al femminile degli anni ’50, ci sono tutti. C’è la donna con costume gattesco (Eniko Mihalik), la timida ma sexy segretaria in lingerie (Georgina Stojiljkovic), una capricciosa donna-marinaretto con i classici bianchi e blu/rossi a righe (Anna Maria Jagodzinska), e anche una “cheerleader” (Ali Michael), la tradizionale presenza conturbante di ogni evento sportivo americano che si rispetti e che tra un tempo e l’altro allieta gli spettatori con balletti e coreografie con divise che nulla lasciano alla immaginazione. Dulcis in fundo, la pur sempre efficace idea della notturna sexy infermiera, uno dei simboli erotici più diffusi dell’epoca moderna, che in questo caso non ha il volto acqua e sapone della nostrana Gloria Guida bensì quello esotico e naive di Jourdan Dunn.
Insomma, le classiche “donnine” dotate di grande senso dell’umorismo e di compassione per il genere maschile. In totale gli scatti del pur bravo Terry Richardson sono 14 che, reductio ad unum, esprimono l’idea di una trasgressione baroccheggiante e datata. A quando un idraulico giovane e muscoloso sulla cover del calendario di Vogue Uomo?
Via | TheFashionSpot
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