In questi giorni i tg ne sono pieni: Sarah Palin continua a essere sulla bocca di tutti, quasi sempre detrattori, accusata di sperperare il denaro pubblico della campagna elettorale in un guardaroba appositamente acquistato dal valore di 150.000 dollari.
Eppure sembra aver risparmiato – ma forse perché si trattava di soldi suoi? – sull’acquisto di una borsa (nella foto portata dalla figlia). Borsa che, per di più, è tra le più riconoscibili al mondo: un bauletto monogrammato di Louis Vuitton, palesemente falso.
Lo segnala Fashionista, lo riprende il New York Magazine, forum e blog sulla Rete amplificano la notizia e dietro il gossip immediato si cela la sempiterna domanda: perché acquistare un fake, se ci si può permettere l’originale? E se invece non ci si può permettere l’originale, ha senso acquistare un falso?
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