Quanto i servizi fotografici sappiano essere evocativi è risaputo, almeno quanto la verve sottilmente polemica di Carine Roitfeld che sembra aver ingaggiato una battaglia senza quartiere contro il predominio (finora) incontrastato di Vogue America e della rivale Anna Wintour. Che ne dite del servizio fotografico voluto dalla direttrice francese e firmato da Mikael Jansson che vedete nelle immagini?
Dopo le provocazioni su pellicce e povertà indiana, il concept muta ma gli scopi no: attirare l’attenzione, far parlare della rivista, scardinare il primato d’Oltreoceano a favore dell’edizione francese.
Tutte le modelle sono nude, ritratte con indosso solo la propria pelle e un unico accessorio: maxi-borse, vere protagoniste degli scatti. Naturalmente fotografarle senza alcun contesto provocatorio non avrebbe sortito il medesimo effetto: qui la modella da semplice attrice di una rappresentazione ideale diventa più che mai centrale e significativa.
Le polemiche infuriano: le modelle trasmettono l’ennesima immagine della donna come mero oggetto pubblicitario per alcuni, mentre per altri si tratta di pura arte fotografica al servizio della moda, al di là di ogni intento ideologico o commerciale.
Via Trendencias
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