Come una “little parisienne princess”, dice Marc Jacobs nel backstage della sfilata di Louis Vuitton definendo la donna che veste per la primavera-estate 2009. E nonostante l’eccentrico mood della sfilata, a metà tra suggestioni etniche e perfetto stile parigino da vernissage, dobbiamo riconoscergli il ritorno di un talento che sembrava aver smarrito per la via, a giudicare dalle ultime, piatte collezioni.
La donna Vuitton per la prossima stagione è invece briosa, piena di vita, ironica e autoironica, pronta a giocare con l’irriducibile mix&match e a cotonarsi i capelli sul più rigoroso dei tailleur. Ma quello che più colpisce, nel guazzabuglio di colori, è l’eccessiva presenza di accessori: grandi, bizzarri, spesso con ascendenze etno e portati tutti insieme, in barba al less is more che si vuole come prima regola di eleganza.
La parola d’ordine sembra essere contaminazione: cinture obi su giacche classiche dall’aria couture con tanto di spalline, mini maliziose e una spolverata di glitter per jeunes filles contemporanee, ma anche elegantissimi pantaloni a vita alta da madame. Chiunque può riconoscersi nello stile multiforme di Vuitton di questa collezione.
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