La fotografia di moda spesso sfiora il limite dell’accettabile, gioca sui doppi sensi, sfida le convenzioni comuni: quando lo fa quasi sempre viene considerata geniale, ma talvolta rischia di cadere nell’eccesso. Com’è successo a Vogue India che sul numero di Agosto pubblica un servizio dedicato al paese emergente dove a fronte di una nascente classe media rapidamente arricchita permangono povertà estrema e miseria.
Giocando proprio su questo contrasto i 16 scatti del servizio fotografico ritraggono non modelle ma persone comuni, colte tra le strade delle zone interne del paese e in evidente stato di miseria mentre indossano, però, accessori di lusso come un ombrello di Burberry, una borsa di Etro, una bavetta di Fendi nel caso di un bambino fotografato in un contesto che fa immediatamente pensare ad una situazione di grande povertà.
Beffa? Provocazione? Messaggio? Resta il fatto che la polemica si è scatenata e Vogue India è stato accusato di indecenza e mancanza di ogni rispetto verso la povertà della stragrande maggioranza di un popolo costretto a vivere con meno di un dollaro a testa al giorno.
Via Independent
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