Per le sue pubblicità ha usato l’omosessualità, la droga, il grunge e perfino, secondo alcuni, la pedofilia. Molti ricorderanno i bei visual degli anni ’90 in cui Marky Mark e Kate Moss, tatuate e coi volti da bambine, si scambiavano tra loro il profumo CK One. Un riferimento implicito al mondo degli adolescenti e al loro rapporto con la droga. Negli ultimi anni, Calvin Klein si è distaccato dal realismo di quei scatti ma la celebrazione della sensualità adolescenziale è rimasta intatta nelle sue pubblicità.
Questi scatti di Steven Meisel per la campagna Calvin Klein Jeans F/W 2008-09, non hanno la pretesa di raccontare un messaggio ma flirtano ancora con lo stile realistico e minimalista dell’avertising che fece scalpore negli anni ’90. I modelli sono: Toni Garrn, Julien Sabaud, Ali Stephens, Abbey Lee.
Foto da: TheFashionSpot
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