Di servizi fotografici ispirati al mondo delle bambole e delle favole se ne sono visti molti, e tra gli ultimi ricordiamo l’Alice fatale rappresentata da Kirsten Dunst per Miu Miu della scorsa stagione. Ma se le suggestioni sono le medesime, è l’effetto finale a cambiare radicalmente, negli scatti pubblicati da Vogue Italia ma avvistati anche nel numero giapponese.
La protagonista è la modella Anabela, che ben si presta al ruolo della bambola di porcellana nelle sue pose rigide e con i suoi lineamenti delicati ma netti. Gli scatti sono invece di Solve Sundsbo che sceglie di rappresentare una doll contemporanea e un po’ disfatta, come se oggi essere una bambola non significhi più perfezione di tratti e bon ton ma commistione stilistica e audacia: i capelli non sono boccoli d’oro perfettamente inanellati ma una massa esagerata di rosso.
La pelle di porcellana non si affida al pallore naturale ma si fa di gesso, come maschere senza volto o al limite geishe ripensate in chiave moderna. Le labbra spariscono, gli occhi mancano di espressione, surclassati dal bianco totale. Come se l’espressività fosse sottratta ai movimenti del viso e affidata interamente agli abiti, protagonisti eccessivi nei volumi e nei colori.
You must be logged in to post a comment Login