Arriva l’estate e nei nostri armadi i tessuti pesanti e i colori scuri lasciano il posto agli abiti leggeri e a tavolozze colori all’insegna dell’allegria. Stampe e fantasie tornano prepotentemente a dominare la scena e le foto da tutto il mondo ne sono una testimonianza. Abiti, camicie e perfino leggings e pantaloni si trasformano per l’estate in tele d’artista, da riempire a piacimento: dai fiori ai classici pois, dai quadri alle geometrie multicolore. C’è chi osa il maxiabito fiorato, chi gioca sul sicuro limitandosi a un accessorio, chi le stampe in un irrazionale miscuglio di colori.
Ed è proprio questo il fenomeno singolare emerso di recente: il cosiddetto pattern clashing, letteralmente “accozzaglia di fantasie”, esteticamente un gran casino che in realtà funziona. Proposto sulle passerelle dagli stilisti – da Etro a Luella, da D&G a Oscar de la Renta – è stato adottato con piacere dai giovani in infinite varianti. Questo mescolio di stampe si è visto in ugual misura sulle strade di Londra come sulle spiaggie di Hyeres (foto in alto) anche se quello che cambia sono le modalità: geometrie e contrasti drammatici per i pattern clashers urbani, stampe fiorate nei colori caldi nelle località baleari.
Fra l’etnico e il bon ton, mescolare stampe porta a una miriade di possibili soluzioni, dalle più estreme alle più – che ci crediate o meno – discrete. Se indossate con (caleidoscopica) nonchalance le stampe funzionano.
Foto da: TheSartorialist, FaceHunter, hel looks
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