Chissà che non se lo sia sentito dire davvero da qualcuno, colpito – in negativo – dall’exploit modaiolo che negli ultimi anni ha visto protagoniste le due sorelle Olsen, balzate agli onori della cronaca di moda più per i capi che sfoggiavano su red carpet e fotografie rubate da paparazzi che per il talento artistico.
Adesso più che mai però la frase è adeguata, se guardiamo cosa si è letteralmente messa in testa Mary Kate Olsen per presenziare ad una serata di gala, indossando un abito tunica Missoni con un bizzarro copricapo tondo. La firma appartiene all’enfant terribile della moda, Marc Jacobs, non nuovo a provocazioni di ogni sorta e a sperimentazioni ardite. In questo caso, tuttavia, c’è poco di nuovo e molto di recuperato: non vi ricorda quei copricapo delle donne rinascimentali di certi dipinti?
A ben vedere è difficile da classificare sia come cappello che come fascia o cerchietto. Non è né l’uno né l’altro ma ha qualcosa di entrambi. Rimane oscuro, invece, lo scopo.
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