È efficace e di sicuro impatto lo slogan con cui si presenta il nuovo magazine online targato BBC e intitolato BBC Thread. Si tratta di una testata dedicata alla moda contro lo sfruttamento ed ecosostenibile, a dimostrazione che conciliare eleganza, buongusto e impegno etico non è più un’utopia. Non si tratta certamente della prima iniziativa in tal senso ma fa sempre notizia il fatto che anche un colosso della comunicazione si occupi della questione.
Che, a dire il vero, è spesso spinosa e non priva di contraddizioni: sono in molti a domandarsi che senso possa avere l’espressione, ormai in voga, “ethical fashion” e parecchi rispondono con un po’ di cinismo (o realismo?) che sia solo una tendenza lanciata dal mercato occidentale per proteggersi dai nuovi colossi orientali, i cui prodotti tanto ecosostenibili non sono!
Intanto, al di là delle polemiche, guardiamo con favore alla nuova attività che vede impegnato il più autorevole operatore radiotelevisivo britannico, che si rivolge essenzialmente a un pubblico di adolescenti e giovani ma che, ci auguriamo, non lascerà indifferenti neanche coloro che siano un po’ più in là con gli anni. Il magazine, la cui veste grafica è giocosa e gradevolmente colorata, verrà lanciato ufficialmente il 22 aprile prossimo, in coincidenza con la messa in onda su BBC Three di Blood, Sweat and T-shirts, serie televisiva in quattro puntate dedicata all’esperienza di sei giovani inglesi come operai in uno stabilimento manifatturiero indiano.
L’articolazione del sito in quattro sezioni prevede la presenza di numerosi “consigli per gli acquisti”, corredati da corpose photogallery, nonché di video informativi, che mirano a fornire un’ampia documentazione sull’origine dei prodotti presentati, in un’ ottica di sensibilizzazione verso il rispetto dei diritti umani e animali. Non manca neanche la benedizione da parte di un’affermata designer di moda, Katharine Hamnett, che da anni si batte per portare avanti un modello “moda sostenibile”. Non vi resta che dare un’occhiata, anche le fashion victim più incallite non rimarranno deluse!
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