Il piacere sottile e incantato della parola. La bellezza e l’afflato poetico di un istante fermato per sempre. Un connubio che questi tre volumi dedicati alla storia della moda e dello stile incarnano a mio avviso alla perfezione. Una lettura che ci invita anche a ritagliarci un piccolo spazio privato, magari nella penombra ambrata di una vecchia lampada o accanto ad una finestra appartata, da cui il mondo, per una volta, ci viene incontro più dolcemente.
Il primo volume Elegance di Sylvie Aubens, Virginie Chardin e Xavier Demnage ci porterà lontano dunque, agli albori delle fotografie patinate, nei primissimi anni del ventesimo secolo, quando tre fratelli francesi decisero improvvisamente di lasciar perdere le loro cartoline con panorama per scrutare piuttosto il bel mondo, gli abiti favolosi delle signore dell’ alta società parigina che passavano le loro giornate tra corse di cavalli, tè con le amiche e serate all’Opera.
Scorci di un’eleganza raffinata, di paradisi di taffetà che iniziarono ad apparire sui rotocalchi, sui quotidiani di mezza Francia, incantando le lettrici, dando il via tra l’altro ad uno dei mercati più lucrosi degli ultimi anni: le riviste di moda e di gossip. Un volume che ci restituisce dunque l’essenza stessa del glamour. Di una era che vide la nascita di astri come Coco Chanel, Madeleine Vionnets o Elsa Schiapparelli. Indiscusse maestre di stile, allora indaffaratissime nei loro nuovi atelier nel cuore di Parigi. Tigri di stile pronte al grande balzo.
Il secondo volume A well-dressed gentleman di Oscar Lenius tratta invece di eleganza maschile, un vivace excursus storico, corredato di suggestive fotografie. Fotografie da cui famosi divi del cinema dell‘epoca d‘oro di Hollywood, noti per il loro aplomb e fascino come Cary Grant o Fred Astaire ci rimandano di continuo l’ immagine di una eleganza davvero senza tempo. Un fascino in cui misura e tagli impeccabili tendono a sottolineare un garbo tutto interiore. Un volume condito con humor ed eccentricità squisitamente inglesi
Il terzo Dressing the man di Alan Flusser è invece un volume più controverso che ha ricevuto anche qualche critica per lo spirito troppo americano che lo infonde. E’ un documento comunque interessante sull’abbigliamento maschile, su cosa l’ uomo deve indossare e cosa e’ invece meglio lasciare negli scaffali. Un intero capitolo e’ dedicato allo stile delle universitàà della famosa Ivy League, da sempre laboratorio della classe dirigente di oltreoceano. Una guida per l’uomo elegante che vuole vestire sempre secondo l’occasione, senza stonature o eccessi. Un’eleganza che a volte ci sembra sulla via dell’estinzione.
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