Il sogno di ogni fashionista che si rispetti è risparmiare, risparmiare e ancora risparmiare per riuscire a mettere da parte la ragguardevole somma (circa 4500 euro) necessaria per acquistare una giacchina firmata Chanel. O meglio, La Giacchina, vero e proprio simulacro pagano dell’eleganza moderna che Madame Coco inventò nel corso degli anni ’20 del secolo scorso e che, insieme a tante altre innovazioni che la stilista introdusse nell’abbigliamento femminile, è diventato il sinonimo del suo stile immortale. Da sempre protagonista delle collezioni della maison, la giacchina del tailleur Chanel è il feticcio fashion per eccellenza, il capo simbolo della casa di moda francese riproposto in grande stile da Karl Lagerfeld anche nella collezione autunno inverno 2008 che, dopo una parentesi dal sapore a “stelle e strisce” della collezione primaverile, ha recuperato un’estetica dall’impronta più severa riportando sulla passerella i primi tailleur storici con giacche destrutturate e gonne alla caviglia.
Alla giacchina stile Chanel si è ispirato per alcuni outifts della sfilata p/e Junya Watanabe, uno dei fashion designer più originali del momento, già allievo di Rei Kawakubo di Comme des Garçons nonchè collaboratore di brand come Nike, Converse e Moncler. Watanabe, che dal ’92 gestisce un marchio che porta il suo nome, ha rivisitato questo importante pezzo della storia di Chanel, mantenendo la struttura e i profili a contrasto, ma sperimentando nuove soluzioni stilistiche con l’adozione di colori forti e fantasie floreali, tessuti tecnici e la zip al posto bottoni. Lo stilista giapponese abbina la sua “Chanel” a minigonne cortissime, a bermuda che arrivano appena sopra il ginocchio, a shorts a palloncino. Fa indossare alle modelle stringate bassissime e impreziosisce la mise con un grazioso cappellino appena appoggiato sulla testa.
Foto da: Style.it
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