La tradizione orientale ha spesso contaminato le collezioni dei grandi stilisti. E non viene meno neppure ora, nell’era della grande espansione del mercato del lusso nei Paesi del Sud-Est asiatico, dal Giappone alla Cina passando per l’India. Così, se l’Orient Mania” si è imposta prepotentemente nelle collezioni del prossimo inverno che abbiamo visto sfilare a Milano, Parigi e New York, i colori, le forme, le stampe orientali sono grandi protagonisti anche della stagione in corso.
Negli abiti-kimono del duo italiano 6267, nelle cinture-obi di Alessandro Dell’Acqua, nelle stampe tanto care ad Antonio Marras. Ma se a trarre ispirazione dall’Oriente è Miuccia Prada, il risultato è (come sempre) inaspettato. Basti guardare la sua reinterpretazione dello cheong-sam, l’abito classico della tradizione cinese, in puro stile Suzy Wond.
Prada mantiene intatta la struttura dell’abito: l’abbottonatura laterale, le maniche corte, la bordatura in colore a contrasto. Allunga però lo cheong-sam fino al ginocchio, aggiunge una cintura in vita, modifica il collo, sceglie fantasie a quadretti che nulla hanno a che fare con quelle cinesi, e soprattutto lo abbina a parigine colorate e scarpe scultura dal tacco-fiore, fino a snaturare completamente la base di partenza.
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