La moda è arte e l’arte collabora con la moda.
Gianni Versace
L’ansia di cultura è nel Dna del marchio Versace: i richiami storici, le ricerche antropologiche sulle decorazioni, i tessuti, i ricami e i gioielli di epoche passate, hanno sempre ispirato il fondatore della maison. Il risultato è un percorso, sosfisticato ma popolare, sui mutamenti del gusto attraverso il valore culturale ed emozionale della moda.
Anche quest’ultima collezione è all’insegna dii un interessante eclettismo culturale frutto di un incontro della stilista Donatella Versace con Tim Roelofs, un giovane artista olandese molto quotato, che ha collaborato con la maison nella realizzazione di nuove stampe ispirate ai suoi collages. Il risultato è una collezione sofisticata e moderna allo stesso tempo.
Gli abiti hanno le linee pure e un’impronta haute couture con chiffon, drappeggi e organze ricamate che danno il volume alle silhouettes. Eleganti i colori che vanno dal viola al fucsia al giallo, forti e a tinta unita. Design sartoriale e colori accesi anche per i minidress in seta con maniche a campana e tagli asimmetrici.
Ai piedi, tacchi alti 14 centimetri in metallo industriale e con sottili listini
Tra gli ospiti: Patrick Dempsey, Megan Fox e Fergie
Foto da: Vogueite e Phillipnoel
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