Da quando nella maison francese Louis Vuitton pulsa il cuore americano di Marc Jacobs, tradizione, lusso e sperimentazione solo le parole chiave per lasciarsi stupire dalle trovate del geniale designer. Per farsi perdonare quell’ora e mezza di ritardo, è accorsa sul catwalk una schiera di 12 sexy infermiere con tanto di camice bianco trasparente e cuffiette. Abilmente camuffate da seducenti mascherine in pizzo il top delle top model che hanno fatto la storia delle passerelle: da Eva Herzigova a Stephanie Seymour, da Nadia Auerman a Naomi Campbell in esclusiva per la griffe francese.
Abbandonate le divise da nurse, sono gli accessori a farla da padrone, che con humor e originalità vengono reinterpretati dall’artista Richard Prince, definito a buon diritto il nuovo Warhol. Ecco così che i classici della maison subiscono insolite mutazioni di colori e il celebre monogramma viene impunemente imbrattato di vernice. Jacobs, sa bene di poter giocare con il buon nome della casa parigina, ma forte della carta bianca di cui dispone da sempre, ha osato troppo, mostrandosi irriverente oltre ogni limite e lasciando che l’estro gli prendesse la mano: non c’è norma negli accostamenti di colore e in un’accozzaglia disordinata di materiali e stili si perde il filo conduttore, ammesso che ce ne fosse uno, del defilè.
Ed è tra nuvole di tulle, riflessi di lurex, lustrini e paillettes che, nella smaniosa voglia di portare in scena uno show rutilante e strambo, smarrisce la retta via Marc Jacobs.
Foto da: StylePopCrunch
Altre foto della collezione su: Style.it
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