Nell’eterna diatriba modaiola tra gli accaniti sostenitori dello skinny jeans e chi invece porta avanti i vantaggi del ritorno del modello boot cut, diciamoci la verità, al momento vincono i primi. Se qualcuno infatti si aspettava una brusca inversione di tendenza, favorita dal cambio di rotta, anche e soprattutto da parte delle celebrities, ha potuto constatare che non solo lo skinny resiste, ma che il trend del jeans ultra stretch non accenna a vacillare.
A tale proposito, è bene segnalare che da qualche tempo il brand più in voga tra le fashioniste ha un solo nome: Cheap Monday . Si tratta di un marchio creato da quattro amici svedesi nei primi mesi dell’anno 2000 facilmente riconoscibile per il teschio sorridente che caratterizza ogni modello apposto nella parte posteriore all’altezza della vita. I vantaggi non si misurano solo in termini di vestibilità: i Cheap Monday, infatti, oltre ad essere avvolgenti e fascianti come una seconda pelle, incredibile ma vero, non hanno prezzi esorbitanti.
Anzi, la filosofia del brand è proprio quella dell’ottimo rapporto qualità prezzo: il paragone ad una sorta di Ikea del Denim, vista anche la provenienza degli ideatori della griffe, cade decisamente a pennello. Proprio come il colosso dell’arredamento, Cheap Monday ricalca il principio della democraticità dei prodotti di buona qualità.
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