Il tema del viaggio, inteso non solo in senso concreto e realistico di spostamento nello spazio e nel tempo, ma anche in senso simbolico come desiderio, tensione di conoscenza e di ricerca, è ricorrente nella letteratura ed è anche ispirazione per artisti, poeti e per quella nuova forma d’arte unanimemente riconosciuta che è la moda.
Trae ispirazione dalla Sicilia la sfilata che ha portato in passerella Giorgio Armani: una Sicilia in cui tradizione e seduzione si fondono insieme, fatta di scorci romantici e paesaggi suggestivi che si riflettono in maniera speculare su capi pensati e creati per esaltare una femminilità contemporanea.
A catturare l’attenzione, accessori come lo scialle e il foulard, simboli di un passato lontano fatto rivivere dallo stilista in chiave glamour, in versione laminata e illuminata da riflessi lunari come preziose reti da pesca. E’ in nome delle gambe che Re Giorgio propone gonne, pantaloni leggeri annodati al ginocchio abbinati a tacchi vertiginosi o pantaloni alla turca dagli ampi volumi e a chi gli fa notare che questi modelli non sono certo adatti a tutte, risponde candidamente “Posso castrarmi pensando alle donne con le gambe brutte? Si metteranno i pantaloni lunghi”. La tavolozza dei colori spazia dal verde, al blu notte passando per il bejge con accenni di argento.
Foto da: style popcruch
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