Da quando la mania quasi ossessiva per la magrezza a tutti i costi ha contagiato le celebrities, l’istinto di emulazione ha dato vita ad una preoccupante generazione di adolescenti size zero che, rifacendosi ai canoni di bellezza imposti da modelli di riferimento inadeguati, hanno di fatto contribuito alla crescita esponenziale di quel morbo del secondo millennio noto come disturbo alimentare.
Le strade da percorrere per far fronte ad un’emergenza della portata di una piaga sociale sono l’allarmismo e la condanna, oppure l’utilizzo del sarcasmo e l’ironia. Quest’ultima è la via che ha scelto di percorrere il magazine Radar con il servizio “Too rich, too thin” che prende di mira starlet ed ereditiere ai limiti della magrezza, proponendo scheletri abbigliati di tutto punto con capi di griffe prestigiose ritratti in situazioni quotidiane.
Il riferimento a persone o cose stavolta non è affatto puramente casuale. E pensare che un tempo gli scheletri inquietanti stavano chiusi negli armadi.
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