Additata come responsabile dei disturbi alimentari che hanno causato morti a catena di giovanissime modelle e non solo, la moda è costretta ad accendere i riflettori dei catwalk non per esibire manichini in pelle e ossa durante sfavillanti fashion show ma per leggere con attenzione il manifesto di autoregolamentazione teso ad impedire la passerella alle modelle sotto i sedici anni e a quelle che non toccano la taglia 38.
Potenzialmente anoressiche, perciò escluse dal rutilante mondo del fashion, cattivi modelli per quante alle passerelle si ispirano e per tutte coloro che a causa di quei modelli mettono a repentaglio la loro stessa salute. Fortemente voluto dal Ministero per le Politiche giovanili, dalla Camera Nazionale della Moda e approvato da Giovanna Melandri, ministro per le Politiche giovanili e Sport, l’accordo sarà firmato ufficialmente la prossima settimana, La risposta della moda italiana all’allarme anoressia è la rivalutazione dei modelli positivi della bellezza sana, solare e mediterranea. Adesso tocca al backstage dei defilè recepire il messaggio.
Fonte: AGI
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