Il ricordo sfocato del suono della campanella che riecheggia per i corridoi, ci riporta tutte sui banchi di scuola, tra cartelle, quaderni e lavagne polverose. Complice anche la rivisitazione in passerella delle austere divise scolastiche.
Rigorosi scamiciati neri spiccano su candide camicie inamidate, cravattini da scolaretta inglese su abiti-grembiule da educanda e calzettoni al ginocchio di un’ingenuità quasi disarmante. Il tutto declinato in versione couture. Anna Sui, Antonio Marras e Blugirl ci riportano in classe, ma stavolta senza regole e punizioni: totale libertà di stile.
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