E’ difficile determinare chi sia stato il vero inventore del tacco a spillo, noto anche con il nome di stiletto. Fece irruzione sulla scena della moda nel 1952 ma i primi esemplari famosi furono realizzati nel 1953: da Ferragamo e Albanese in Italia e, contemporaneamente, da Roger Vivier a Parigi. Definito il Fabergè della calzatura per la precisione degna di un orologio con la quale disegnò le sue scarpe, Vivier è stato, insieme a Ferragamo, l’artefice dei primi tacchi innovativi come quelli realizzati in lega d’alluminio leggera (la stessa che viene utilizzata per i motori degli aerei) per una scarpa in satin nero disegnata per Marlen Dietrich. Elaborò i tacchi dalle più svariate forme: a palla, a virgola, a spillo, a piramide, a conchiglia fino alla versione “choc” che forma un arco rientrante all’interno della calzatura.
Nel corso della sua carriera, Roger Vivier ha vestito i piedi di dive come Josephine Baker, Jeanne Moureau e Catherine Deneuve per la quale creò uno dei suoi modelli più celebri caratterizzato da una grande fibbia in metallo sulla punta che l’attrice indossò nel film Belle de Jour. Nel giorno della sua incoronazione, la regina Elisabetta calzò scarpe Vivier con tacco in capretto dorato e con soletta interna per elevare la statura.
Al grande designer è dedicato il libro “Roger Vivier-D’un soulier à l’autre“ di Nadine Coleno presentato poche settimane fa a Parigi. Un grande volume ricco di illustrazioni che racconta la storia di un artista che ha creato scarpe dalle proporzioni perfette ed equilibrate. Il libro è anche una celebrazione dell’eredità di Roger Vivier, marchio acquisito nel 2001 da Tod’s Group e che, grazie alla direzione artistica di Bruno Frisoni, continua a rappresentare una delle massime espressioni nel mondo delle calzature e degli accessori di lusso.
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